Alle soglie del terzo millennio Vicenza, come altre città, si interroga sull’adeguatezza del proprio welfare system rispetto alle esigenze sociali e sanitarie dei nostri tempi, di cui si occupano una pluralità di soggetti, pubblici e privati, vicentini e non, che agiscono sullo stesso scenario.
La riflessione prende spunto dalla presentazione del recente volume di Francesco Bianchi, Ospedali e politiche assistenziali a Vicenza nel Quattrocento, a cura di Gabriella Piccinni, Professore Ordinario di Storia Medievale Università di Siena.
Nasce un confronto ideale tra gli attuali dei servizi sociali e sanitari urbani e il welfare system tardomedievale, contraddistinto da un’organizzazione virtuosa, oggi forse dimenticata, basata sul coordinamento tra le istituzioni, sulla condivisione di criteri amministrativi razionali, e sul concetto di “bene collettivo”, finalizzato alla stabilità del tessuto economia-sociale urbano, in un periodo segnato, come il nostro, da gravi cristi congiunturali e intensi fenomeni migratori.
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