Progetto
Turkmenistan
Cultures and Society in Turkmenistan
In sintesi
Anno: 2014-2016
Titolo inglese:
Cultures and Society in Turkmenistan
Titolo italiano:
Sulla Via della Seta: il Turkmenistan
Direttore:
Giorgio Cracco
Comitato Scientifico:
Michele Bernardini, Gian Luca Bonora, Giusto Traina
Ricercatori:
Francesca Bellino, Michele Bernardini, Gian Luca Bonora, Omar Coloru, Alexis Lycas, Giusto Traina
Lingua: inglese
Progetto sostenuto da: ENI
Progetto concluso
Il progetto si è concluso nel 2016 con la pubblicazione di due volumi fotografici in lingua inglese.
Turkmenistan. Histories of a Country, Cities and a Desert, ed. by Michele Bernardini, Gian Luca Bonora, Giusto Traina, Torino, Allemandi & C., 2016
Guide to Turkmenistan. History, Architecture and Faith in the Desert, ed. by Gian Luca Bonora, Torino, Allemandi & C., 2016.
Le Linee Guida del Progetto
2012 - L’Istituto per le Ricerche di Storia Sociale Religiosa di Vicenza, che solo pochi anni fa ha portato a termine con successo importanti progetti scientifici sull’Europa orientale (Ucraina) e sull’Asia Centrale (Kazakhstan) promuovendo in questo modo la conoscenza di entità culturali distanti dall’Italia, intraprende in questi giorni un nuovo percorso di ricerca, ancora una volta con il sostegno di Eni, per lo studio di un nuovo paese, il Turkmenistan, e di una nuova regione, il Turkestan occidentale, regione compresa tra il Caspio ad ovest e il deserto dei Gobi e il Tian Shan ad est e attraversata nell’antichità dalla Via della Seta.
Per un’indagine su questo Paese, che oggi si estende per meno di mezzo milione di km quadrati e ha una popolazione di circa 5 milioni di abitanti, le difficoltà sono tuttavia molteplici: l’ingresso nel paese degli stranieri è possibile solo tramite richiesta di visto, l’utilizzo delle strutture istituzionali e scientifiche di informazione (biblioteche, archivi, sedi accademiche) non è aperto a tutti e i rapporti e i contatti con gli studiosi locali restano infatti, a tutt’oggi, molto problematici.
Sulla base di queste premesse e considerando che questo nuovo progetto di ricerca si svolgerà in un arco di tempo ridotto, si sono scelti quindi i seguenti due ambiti di ricerca, ognuno dei quali sarà contraddistinto dalla pubblicazione di un libro che raccoglierà il lavoro fatto da diversi autori e scrittori, italiani, europei, russi, americani e anche turkmeni:
1. Inventario, catalogazione e analisi delle conoscenze storiche, antropologiche, socio-politiche e culturali accumulatesi sin dall’antichità nei documenti delle fonti classiche, tardoantiche e medievali, in lingua greca, latina, persiana, indiana e cinese, fino alla nascita dello Stato autonomo della Repubblica del Turkmenistan nell’autunno del 1991.
2. Realizzazione di una Guida al Turkmenistan che, sulla scorta della già pubblicata "Guide of Kazakhstan. Sites of Faith, Sites of History", presenterà il paese nei suoi più peculiari termini culturali, storici, religiosi e architettonici, privilegiando la descrizione del paesaggio culturale della Repubblica del Turkmenistan in relazione ai suoi caratteri di grande originalità.
1. Il Turkmenistan visto da fuori
Questo primo ambito di ricerca prevede il recupero, la catalogazione e l’analisi contestualizzata delle fonti scritte che già a partire dal primo millennio a.C. hanno descritto il territorio del Turkmenistan e le regioni circostanti, le sue genti, i modi e i costumi, le tradizioni e gli usi. Si tratta di un lavoro di ricerca storiografica che impegna più studiosi e che è realizzabile nel periodo indicato (2014-2015) per il fatto che la maggior parte delle fonti è consultabile anche fuori del Turkmenistan, ad esempio nelle biblioteche europee e americane, così come in quelle di Almaty, Mosca, Pietroburgo, Tashkent.
Risultati attesi - Questo primo ambito di ricerca si concluderà con la pubblicazione di un volume la cui importanza non sarà solo scientifica (promuoverà infatti la conoscenza di questo paese lontano dall’Europa) ma anche sociale e politica. Il Turkmenistan è a tutti gli effetti un paese contraddistinto da una storia complessa e importante, fatta di relazioni fra popoli nomadi e sedentari, fra allevatori e agricoltori. Nello stesso tempo fu terra dove diversi e numerosi gruppi etnici si incontrarono e scontrarono, una terra di mezzo attraversata dalla Via della Seta. L’analisi e la conoscenza di questa storia e delle identità socio-culturali che si sono formate ed evolute in Turkmenistan è patrimonio mondiale di grande spessore ed importanza non riservato a pochi eletti, ma di dominio pubblico. Ma solo il confronto pubblico su un contesto mondiale può decretarne il vero significato e la reale importanza.
2. Il Turkmenistan visto da dentro
Questo secondo ambito di ricerca prevede la costruzione di una guida culturale del Turkmenistan, che partendo dalla geografia, dalla descrizione del territorio, delle sue risorse e del suo clima, giunga fino alla presentazione dei numerosissimi monumenti architettonici, archeologici e storici che punteggiano le cinque regioni del paese, i quali sono del tutto sconosciuti al pubblico internazionale. Diversi studiosi attraverseranno il paese e, taccuino o Ipad e macchina fotografica alla mano, porteranno a termine un volume che, simile nella struttura alla "Guide of Kazakhstan. Sites of Faith, Sites of History," sarà a tutti gli effetti il primo libro in lingua inglese che presenterà i monumenti del Turkmenistan e le loro caratteristiche architettoniche e archeologiche, i legami con la storia e la religione, con i culti e i rituali, la fasi di edificazione e quelli di distruzione.
Ogni città e ogni monumento saranno inoltre descrittiin relazione anche al paesaggio naturale circostante, contraddistinto da peculiarità tipiche che fanno del Turkmenistan un luogo unico al mondo, dove si incontrano montagne, valli fluviali, deserti, laghi salati e fiumi scomparsi, vulcani sotterranei e impronte di dinosauro perfettamente conservate. Dal paesaggio moderno di Ashgabat caratterizzato dai luoghi del potere politico moderno ci si sposterà a Nisa, città e importante fortezza dell’Impero dei Parti, distante 10 km dalla capitale, e poi verso Anau, insediamento dell’Età del Rame e del Bronzo, dove all’inizio del secolo XX fu aperto il primo scavo archeologico scientifico e multidisciplinare di tutta l’Asia Centrale. Lo condusse un americano, R. Pumpelly, le cui origini italiane sono note. Poi ci si inoltrerà nel deserto del Karakum e nella steppa che contraddistingue il confine fra Iran e Turkmenistan fino all’Amudarya e alle bellissime rovine di Konya Urgench. La descrizione dei monumenti, antichi e moderni, sarà anche strumento per excursus nell’habitat antropologico culturale del paese, sulle sue dinamiche del popolamento, i nuclei insediati nel passato e nel medioevo, la viabilità e le comunicazioni, i paesaggi del lavoro e quelli del potere.
Risultati attesi - Il coronamento di questo secondo ambito del progetto è previsto per l’inizio del 2015 quando verrà pubblicata la "Guide of Turkmenistan. Sites of Faith, Sites of History" (il titolo è tuttora provvisorio). Si tratta di una guida sui generis, che, come quella già pubblicata per il Kazakhstan, non fornisce informazioni pratiche per turisti, viaggiatori e pellegrini, quali indicazioni di hotel, ristoranti, banche, agenzie di viaggio, stazioni balneari e di relax, ma solo ed esclusivamente informazioni su quei luoghi che possono essere attrattivi da un punto di vista turistico-culturale e che possano quindi aumentare la curiosità storica e l’interesse internazionale per questo Paese.